Studi teatrali
Re Lear. Storia di uno spettacolo yiddish sovietico
Claudia D'Angelo
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 320
Il Re Lear di William Shakespeare andato in scena al Teatro Ebraico di Stato di Mosca (Goset) nel 1935 è un episodio fondamentale quanto poco conosciuto della cultura del Novecento. Gli attoriautori del Goset, in particolare Solomon Michoels nella magistrale interpretazione del vecchio re e Veniamin Zuskin, un Fool straordinario, guidati dal regista Sergej Radlov, realizzarono uno spettacolo da porre al vertice dell'arte scenica e attorica yiddish nella sua versione sovietica. In queste pagine si propone ai lettori di oggi la ricostruzione e l'analisi di una messinscena che ci permette di riflettere su un atto creativo e poetico talmente potente, per quanto basato su un "classico" inoffensivo, da innescare la feroce reazione del regime stalinista. L'esito della vicenda qui raccontata fu tragico, ma "rivedere" e riflettere su questa peculiare messinscena del testo shakespeariano permette di cogliere a distanza di tanti anni la straordinaria vitalità e attualità del "mistero del teatro". In appendice è presentato in traduzione italiana il testo di Solomon Michoels Il mio lavoro sul "Re Lear" di Shakespeare, testimonianza di una cultura teatrale che a un secolo di distanza sembra prefigurare un teatro poetico ancora da venire.
Diversità sulla scena
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 344
Diversità sulla scena" è una raccolta di undici saggi scritti da critici e studiosi di teatro che affrontano la problematica del rapporto tra teatro e la creazione di una coscienza politica filtrata dalle voci di soggetti subalterni. Il volume è arricchito dai contributi di protagonisti della scena italiana che, nella loro veste di autori, attori e registi, denunciano pregiudizi e conformismo dando voce in tal modo a aree sociali tenute ai margini. In questa panoramica del teatro delle differenze, il volume offre una stimolante chiave di lettura della società contemporanea. Pur marginale nel mondo multimediale, paradossalmente il teatro collocato entro spazi emarginati ridiventa centrale e si riappropria di funzioni vitali, quasi finestra aperta, meglio cuore e polmone nella stessa società. "Diversità sulla scena" affronta argomenti articolati, dal punto di vista multiculturale e geografico, nella misura in cui collega territori di natura antropologica, culturale e traduttiva, grazie a nuove letture critiche dalla bibliografia altresì aggiornata.
Biennale teatro 2020. Atto quarto: nascondi(no). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: La Biennale di Venezia
anno edizione: 2020
pagine: 583
Il catalogo della Biennale Teatro 2020 racconta, in oltre 500 pagine, gli artisti e le opere che compongono il prossimo Festival. "Abbiamo chiesto a tutti gli artisti - dichiara il Direttore Antonio Latella - di prendere parte attivamente alla creazione del catalogo, chiedendo loro di esporsi attraverso una biografia scritta di proprio pugno, che fosse 'non censurata', ovvero senza omettere particolari o episodi che in genere vengono taciuti in pubblicazioni ufficiali. Inoltre, gli artisti stessi hanno scritto la presentazione dei loro spettacoli prestando una particolare attenzione al tema del Festival (la censura), che orienta e ha orientato il loro lavoro. Infine, anche ironicamente, abbiamo chiesto loro di pensare a dei convenevoli, ovvero a delle frasi di circostanza che spesso si dicono, a fine spettacolo, ai protagonisti dell'opera appena vista, per salutarli tacendo il proprio vero pensiero. Un ennesimo, anche divertente, nascondimento". Un capitolo finale, intitolato Rielaborazioni artistiche dovute al Covid-19, è stato poi aggiunto, invitando registe, registi e compagnie al banco di prova della messinscena in tempi di disposizioni post emergenza sanitaria.
Il teatro e la paura
Thomas Ostermeier
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2020
pagine: 180
Questo libro raccoglie le principali posizioni etiche, estetiche e politiche di Thomas Ostermeier, una delle personalità più significative del teatro europeo: il suo sguardo su Ibsen e le sue confessioni su Shakespeare. I due pilastri che legano "la prima modernità" elisabettiana alla "nostra modernità". Si avvicina al teatro agli inizi degli anni novanta e sceglie di studiare, sebbene originario della Germania-Ovest, presso la mitica scuola Ernst-Busch di Berlino-Est. Nel 1996 inizia la direzione della Baracke am Deutschen Theater. In tre anni farà della Baracke un luogo centrale nella vita culturale berlinese, allestendo testi contemporanei e ultracontemporanei, spesso in lingua tedesca e con uno sguardo rivolto alla drammaturgia anglo-sassone. Conclusa nel 1999 l'avventura Baracke e con all'attivo il riconoscimento di Teatro dell'anno 1998 in Germania, è nominato direttore dello Schaubühne, una delle istituzioni più prestigiose e significative del teatro della Germania-ovest, con sede nella parte occidentale di Berlino, dove concepisce un'idea di direzione condivisa e apre il suo teatro a discipline artistiche diverse, in particolare la danza. Introduzione di Annalisa Sacchi.
La malattia che cura il teatro. Esperienza e teoria nel rapporto tra scena e società
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 176
Il volume nasce dall'incontro tra artisti, studiosi, critici e operatori, chiamati a raccolta da Antonio Viganò e dalla sua compagnia Teatro La Ribalta - Accademia Arte della diversità di Bolzano, con lo scopo di avviare un confronto sul teatro, rispondendo a un ribaltamento della prospettiva: non il teatro che cura le ferite, ma "La malattia che cura il teatro". L'attenzione si concentra su pratiche, percorsi e pensieri di quanti provano a cambiare i codici del teatro, facendone un elemento di rinnovamento non solo artistico, ma soprattutto umano. Si tratta di strade che muovono dall'incontro con l'Altro e con la differenza, osteggiando la dittatura dell'Uguale e del Normale, scardinando regole e prassi consolidate. Dai contributi dei numerosi autori (Piergiorgio Giacché, Guido Di Palma, Fabrizio Fiaschini, Stefano Masotti, Oliviero Ponte di Pino, Susanne Hartwig, Andrea Porcheddu, Alessandro Garzella, Alessandro Argnani, Rosita Volani, Thomas Emmenegger, Michela Lucenti, Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, Gianluigi Gherzi, Ugo Morelli), emergono testimonianze e riflessioni su quel che si fa e quel che si potrebbe (ancora) fare.
Nina de Padova. Dalla filodrammatica al teatro di Eduardo
Antonio Kunst
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2020
pagine: 256
"Jai deux amours", canta Josephine Baker all'inizio degli anni Trenta, quando Nina De Padova manifesta la sua grande passione per il teatro declamando poesie dialettali o improvvisando scenette per familiari e amici. Ma Nina di amori ne ha ben più di due: il marito Antonio, anzitutto, ma anche la famiglia, il teatro, Napoli... E con il sostegno di Antonio, anche lui appassionato di recitazione, verso la fine della guerra fonda una filodrammatica che porta in scena lavori di Scarpetta, Di Giacomo, Murolo, Bovio; sempre grazie al marito, sottufficiale dell'Esercito, ha l'opportunità di rappresentarli davanti al pubblico partenopeo, dapprima presso la Casa del Soldato e in seguito nel teatro del Circolo Ufficiali, dove comincia a guadagnarsi una certa notorietà. Un giorno, però, il suo benevolo destino le offre una seconda opportunità, e stavolta gliela porge su un piatto d'argento: in platea c'è qualcuno che la nota e che rimane colpito dal suo modo di recitare. Se non portasse il nome che porta, sarebbe solo uno dei tanti impresari teatrali in cerca di nuove leve. Ma quel qualcuno si chiama Eduardo De Filippo, già da un pezzo conosciuto come Eduardo tout court, e allora le cose cambiano: per Nina è giunto il momento di ripensare la propria carriera. È l'inizio di una collaborazione durata più di dieci anni, che la porterà a interpretare due ruoli da primattrice (sarà la prima Concetta Cupiello ad approdare sul piccolo schermo), nonché alcune deliziose caratterizzazioni - come l'anima dannata di Questi fantasmi! o la confidente di Filumena Marturano - per cui viene ricordata ancora oggi. Questa biografia nasce grazie ai racconti dei familiari della De Padova, le uniche persone in grado di ricostruire la vita di un'attrice tanto esuberante sulla scena quanto riservata dietro le quinte: pur arrivando nella compagnia di Eduardo con una lunga esperienza teatrale alle spalle, Nina non accennerà mai alla sua attività di capocomico né alle circostanze dell'incontro artistico con il grande commediografo napoletano. E resterà sempre nel cuore di De Filippo - nel cuore di quel burbero direttore che era venuto al mondo insieme a lei, nello stesso giorno e nella stessa città. Con testimonianze di Anna Maria Ackermann, Giulio Baffi, Antonio Casagrande, Giuliana Gargiulo, Hilde Maria Renzi.
Audizioni per scuole di teatro. Piccola guida per giovani aspiranti attori
Paola Bigatto
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 72
Molti giovani amano il teatro e vogliono diventare attori e la prima cosa per farlo è iscriversi a una scuola professionale. Ma quando si è dilettanti e si vogliono superare gli esami di accesso a queste scuole bisogna sapere come prepararsi al provino, il che occupa molti mesi di lezioni private e impegno personale. Questo libretto è uno strumento che può aiutarvi nella preparazione, una piccola guida che si rivolge ai giovani che desiderano accedere al mondo del teatro, con un linguaggio attento alla comprensibilità ma anche ricco di stimoli per aiutarli ad approfondire la propria cultura teatrale. Nella prima parte Paola Bigatto, insegnante di Recitazione, offre suggerimenti e consigli pratici su come evitare gli errori più comuni e accompagna il lettore in tutti i passi fondamentali: dalla valutazione della propria motivazione alla scelta dei testi, fino al giorno del provino. La seconda parte del testo, invece, contiene le interviste ai responsabili delle più importanti scuole di teatro: tra le altre, la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, e la Silvio d'Amico di Roma. Queste interviste hanno un duplice scopo: da una parte aiutano a farsi un'idea di cosa cercano gli insegnanti in un allievo attore e dall'altra permettono di conoscere i diversi principi formativi di ciascuna scuola.
Il respiro di Dioniso. Il teatro di Theodoros Terzopoulos
Andrea Porcheddu
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2020
pagine: 224
Theodoros Terzopoulos è riconosciuto come un maestro. Dagli anni Ottanta, con il memorabile allestimento di Baccanti, si è imposto sulla scena internazionale grazie a spettacoli radicalmente violenti, carnali, eppure di raffinata e geometrica ritualità. Terzopoulos ha saputo coniugare la scuola brechtiana, appresa da Heiner Müller negli anni Settanta, con la febbrile rivolta di Antonin Artaud, affrontando il Mito e i testi classici e contemporanei. Terzopoulos, come i grandi padri fondatori della regia, è creatore di un metodo di lavoro fisico per attori ormai diffuso in Oriente e Occidente. In un viaggio alla scoperta del suo teatro, il libro ripercorre le tappe salienti della sua opera-vita e della compagnia Attis, focalizzandosi anche sugli allestimenti italiani, analizzati grazie alle testimonianze dei protagonisti Lia Careddu, Fabrizio Gifuni, Paolo Musio e Galatea Ranzi.
Stravedere la scena. Carlo Quartucci. Il viaggio nei primi venti anni 1959-1979
Donatella Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 366
Il volume segue il percorso di Carlo Quartucci nei primi venti anni della sua attività teatrale, fra il 1959 il 1979, con uno sguardo finale che si spinge fi no ai primi anni Ottanta: dall'esperienza nel teatro universitario di Roma alla Compagnia della Ripresa, al Festival beckettiano di Prima Porta, alla Biennale di Venezia con Zip e alle collaborazioni con la Rai di Torino; dall'incontro con Jannis Kounellis alla prima de Il lavoro teatrale a Venezia, ai viaggi nel Camion bianco per le periferie di mezza Italia e all'avvio della collaborazione con Carla Tatò. Attraverso l'indagine della ricerca “irrequieta” di Quartucci, si incontreranno i grandi temi che hanno acceso il panorama teatrale dell'epoca: l'arrivo di Samuel Beckett sulle scene italiane, il rapporto fra teatro di ricerca e istituzioni, la ridefinizione del concetto di attorialità e di regia, il montaggio come metodo compositivo di una nuova scrittura scenica, il rapporto con le tradizioni popolari, la deflagrazione del teatro verso altri linguaggi (Radio e TV innanzitutto) e il decentramento teatrale. L'ampio riferimento alle fonti orali raccolte dall'autrice guiderà, inoltre, il lettore alla scoperta dei racconti dei protagonisti – compagni di strada, spettatori, critici – di quella stagione teatrale.
Vite di ricambio. Manuale di autodifesa di uno spettatore
Nicola Fano
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2020
pagine: 112
Il viaggio nella memoria di uno spettatore incallito, attraverso quarant’anni di storia d’Italia filtrati attraverso la lente teatrale. Voce autorevole del nostro teatro, Nicola Fano conduce il lettore alla scoperta di aspetti curiosi e rivelatori tra storie private e collettive, ritratti di volti celebri e frammenti di piccole avventure artistiche. Così, incrociamo Dürrenmatt alle prese con un tramezzino e Samuel Beckett con il suo caffè rituale, passando per la conversione di Ionesco e le libertà interpretative di Albertazzi, fino agli anni di piombo visti da Strehler e a quelli del riflusso secondo Brecht. Un manuale di autodifesa dello spettatore, una mappa per orientarsi dentro una forma d’arte che «sopravvive felice da due millenni e mezzo» perché rende lecita «un’esigenza primaria dell’essere umano: far finta di essere qualcos’altro e avere qualche vita di ricambio».
Buona la prima
Fabienne Agliardi
Libro
editore: Morellini
anno edizione: 2020
Maia è una giornalista sulla soglia dei quarant'anni. Ogni giovedì si ritrova con quattro amici: un libraio con la fissa dell'ucronìa, una filosofa, un fanatico di Foscolo e un archeologo maneggione. Una sera, tra i convenuti viene lanciata la fatidica domanda: «Qual è il primo libro che avete scelto di leggere?». Da qui Maia decide di ripercorrere la propria vita attraverso le sue "prime volte": il primo amore, il primo giorno di scuola, la prima neve, il primo appuntamento, il primo brutto voto, "quella" prima volta, e così avanti... Un divertente excursus fatto di tante sliding doors, connotato da un umorismo tagliente, in un alternarsi continuo di momenti nostalgici, situazioni surreali, difficoltà impreviste, battesimi obbligati e prove da superare, con l'immancabile compagnia di un'ironia cinica e smaliziata. Dal 1976 al 2017, le venti prime volte che contano di Maia attraversano quattro decenni di vita; sullo sfondo, una Milano che cambia insieme a lei. Sfuocate o nitide, le nostre prime volte le ricordiamo sempre: pezzi infrangibili di una galleria fotografica personale, sono tanto simili quanto diverse per ciascuno di noi. Presentazione di Sara Rattaro.
Breve storia del teatro per immagini
ALLEGRI ALONGE?
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 314
I manuali sono, per definizione, prodotti di divulgazione, che si sforzano di dire tutto di tutto, spesso rischiando di dire nulla di nulla. La scelta di questo volume è diversa. Una decina di specialisti fornisce un exemplum delle proprie ricerche, in un montaggio di saggi che copre l'intero panorama dello spettacolo in Occidente, dai Greci ai giorni nostri. Un filo rosso attraversa i vari capitoli, ed è quello dell'attenzione all'immagine, ad alcune immagini significative, che riassumono un'epoca, una civiltà teatrale. Ogni saggio è costruito a partire da una serie di illustrazioni, che fissano – per così dire – i tratti salienti del periodo. Perché il teatro non può essere confuso con la drammaturgia. Perché il teatro – anche quando è fatto essenzialmente di parole – è sempre spettacolo, messinscena, e dunque, in definitiva, immagine, visione.