Arti: argomenti d'interesse generale

Realismo magico e altri scritti sull'arte

Realismo magico e altri scritti sull'arte

Massimo Bontempelli

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2021

pagine: 157

«Massimo Bontempelli (Como 1878-Roma 1960) è stato il maggior non-critico d'arte italiano del Novecento. Infatti, pur tenendosi accuratamente lontano dai Critici Autentici, come lui stesso li chiamava ironicamente, anzi rivendicando una "appassionata incompetenza" nelle cose d'arte, ha definito, attraverso la teoria del realismo magico messa a punto alla metà degli anni venti, una poetica che rispecchia gran parte, e potremmo dire la miglior parte, della pittura e della scultura del suo tempo. Tante visioni smaltate, in cui tutto è così evidente da risultare inspiegabile; tante composizioni in cui non c'è nulla da capire e dove per questo non si capisce l'essenziale; tante immagini indimenticabili, insomma, dell'arte italiana fra le due guerre trovano un titolo, una definizione, un'interpretazione insuperata nel credo di Bontempelli: un "realismo preciso, avvolto in una atmosfera di stupore lucido". "Realismo magico e altri scritti sull'arte" raccoglie organicamente, per la prima volta, i suoi interventi, riunendo i testi più significativi sul realismo magico (usciti nel 1938 col titolo di "L'avventura novecentista") e su protagonisti dell'arte moderna come De Chirico, Carrà, Severini, Sironi, Morandi, De Pisis, Cagli, Arturo Martini e altri (apparsi nel 1950 in "Appassionata incompetenza. Note su cose d'arte"). Comun denominatore della poetica di Bontempelli è la volontà di evocare il mito e il mistero indagando la realtà, non eludendola. Perché la realtà ha già in sé l'oltre e l'altrove.» (Elena Pontiggia)
20,00
Anni d'arte. Estetica e canoni nel Novecento

Anni d'arte. Estetica e canoni nel Novecento

Andrea Barretta

Libro: Copertina rigida

anno edizione: 2020

pagine: 184

Andrea Barretta si presenta nella dualità di critico d'arte e di scrittore e pertanto racconta un ambiente artistico che crea una scena, da cui prende avvio con un resoconto come saggio esegetico. E tenta di discuterne senza per questo pretendere di offrire un esaustivo indirizzo dell'arte moderna ma una prospettiva, tra estetica e canoni, negli anni in cui l'artista ha posto domande sul linguaggio e sulle norme espressive in rapporto con il sociale tenuto in primo piano. Il libro è organizzato sul percorso dei "gruppi" e dei "movimenti" artistici della prima metà del Novecento, per poi aprire nell'ultimo capitolo una finestra sugli anni Sessanta e Settanta come ideale prodromo all'arte contemporanea sugli sviluppi delle ricerche d'avanguardia avanzate negli anni precedenti, nella definizione di una critica che guarda alla bellezza, in una nozione di storia che schiude una sperimentazione essenziale fra tradizione e modernità, con i massimi esponenti che qui sono citati e che l'autore ha scelto per mostre da lui curate.
16,00
Simboli. I significati nascosti nei temi figurati

Simboli. I significati nascosti nei temi figurati

Giombattista Corallo

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 400

"I significati nascosti nei temi figurati" è il sottotitolo del volume ed è proprio nel termine "nascosto" che si manifesta il fascino del "simbolo" che solo attraverso la ricerca attenta e costante può svelare segreti straordinariamente efficaci e permettere la lettura quanto più possibile vicina ad un'immagine oggettivamente rappresentativa di quanto si vuole affidare alla percezione del fruitore interessato. Molti sono i meriti della simbologia che, oggi, rappresenta uno "strumento" basilare, come altri sistemi e metodi moderni, indispensabile alla conoscenza ai fini della piena comprensione dell'arte e della cultura tutta. Ed è una grande fortuna avere coscienza di questo aspetto d'indagine e di studio, ai nostri giorni, che favorisce, indiscutibilmente un estremo approfondimento col risultato di una reale conoscenza della cultura artistica che fino a pochi decenni fa era lacunosa e impensabile di sviluppi come quelli che oggi, con soddisfazione, conosciamo e apprezziamo per le immense possibilità che offre.
20,00
Memestetica. Il settembre eterno dell'arte

Memestetica. Il settembre eterno dell'arte

Valentina Tanni

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 247

Nel XXI secolo l'arte è diventata una faccenda strana, persino più strana di quanto lo fosse nel Novecento. L'avvento di Internet, la diffusione delle nuove tecnologie e l'ascesa dei social network hanno stravolto il nostro universo visivo a furia di gif animate, ritocchi su Photoshop e pratiche appropriazioniste di ogni genere e grado. Troll, youtuber e instagrammer fai-da-te ci stanno lasciando in eredità un insieme di pratiche e di estetiche che richiamano alla memoria i precetti delle avanguardie storiche, allegramente distorti in una chiave weird, selvaggia e disinibita. E allora in che modo l'arte che ancora troviamo nei musei e nelle gallerie è stata capace di rispondere a un tale contrappasso? Ma soprattutto: e se in futuro i manuali di storia dell'arte riportassero non le opere di qualche artista-genio ottocentesco, ma i meme di anonimi user nascosti dietro pseudonimi improbabili? In questo libro, Valentina Tanni ripercorre la strada che ci ha portato «da Marcel Duchamp a TikTok», tratteggiando i contorni di un sentiero tra i più affascinanti, e a tratti disturbanti, del tempo presente.
18,00
Visione e disegno

Visione e disegno

Roger Fry

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

«L'emozione estetica è infinitamente lontana da quei valori etici in cui Tolstoj avrebbe voluto confinarla, e sembra essere lontana dalla vita reale e dalle sue utilità pratiche, come la più inutile teoria matematica. Si può soltanto dire che quelli che la provano sentono che essa possiede una qualità peculiare di "realtà" che la rende una questione di enorme importanza nella vita. Ogni tentativo che facessi per spiegare questo fatto mi condurrebbe probabilmente nelle profondità del misticismo. Sull'orlo di questo abisso mi arresto».
23,00
Aprire Venere. Nudità, sogno, crudeltà

Aprire Venere. Nudità, sogno, crudeltà

Georges Didi-Huberman

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

«Ripensare la nudità oltre gli abiti simbolici di cui si riveste il nudo nella rappresentazione? Ciò significa in primo luogo accostarsi a quella fenomenologia del "contatto mascherato" che Freud richiama giustamente come rovescio bifronte - tocco di Eros e tocco di Thanatos - di ogni idealizzazione, di ogni difesa psichica contro l'attacco, in noi, dei cosiddetti processi "primari". Occorre dunque trovare nella Venere stessa la traccia di questo "snodo dissimulato", inquietante, in cui il tocco di Thanatos si sposa a quello di Eros: passaggio impercettibile, e nondimeno straziante, in cui l'"essere toccati" (essere commossi dalla bellezza pudica di Venere, vale a dire essere attirati e quasi carezzati dalla sua immagine) diviene "essere colpiti" (ovvero essere feriti, "essere aperti" dal negativo che appartiene a quella stessa immagine). Qui nudità fa rima con desiderio, ma anche con crudeltà. Georges Bataille non è molto distante, probabilmente, ma Botticelli? Cercare un simile "lavoro del negativo" o simili "somiglianze crudeli" non vuol dire anche reinventare Venere?».
19,00
Racconto dell'arte occidentale dai greci alla pop art

Racconto dell'arte occidentale dai greci alla pop art

Philippe Daverio

Libro: Copertina rigida

anno edizione: 2020

pagine: 432

"Questo libro è un viaggio attraverso i secoli che intende fornire al lettore una serie di riflessioni su un vasto patrimonio comune, nato dalle ceneri del mondo antico e plasmato dalle nostre fortune come dai nostri conflitti." Da Giotto a Monet, passando per Raffaello, Michelangelo, Modigliani, Bernini, Van Eyck e molti altri. Tremila anni di storia e di storie sull'arte raccontati da un maestro della divulgazione con l'ausilio di un ricco apparato di immagini. Philippe Daverio conferma il suo estro interpretativo e la sua abilità narrativa dando vita a un grande racconto della nostra cultura. Dall'antica Grecia alla Pop art di Andy Warhol, il suo occhio critico ci accompagna in un affascinante percorso attraverso scultura, pittura e architettura in Italia e nel mondo alla riscoperta dei grandi maestri e dei loro segreti. Una vera e propria cavalcata d'autore a grandi tappe e ricca di aneddoti gustosi, confronti originali e sintesi illuminanti, nella grande storia della creatività dell'uomo.
29,00
Vita e morte dell'immagine. Una storia dello sguardo in Occidente

Vita e morte dell'immagine. Una storia dello sguardo in Occidente

Regis Debray

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 332

«C'è stata "magia" finché l'uomo sotto-equipaggiato dipendeva dalle forze misteriose che lo annientavano. C'è stata "arte", successivamente, quando le cose dipendenti da noi sono diventate almeno altrettanto numerose di quelle indipendenti. Il "visivo" è iniziato da quando abbiamo acquisito poteri sufficienti sullo spazio, sul tempo e sui corpi, da non temerne più la trascendenza». Régis Debray traccia una storia dell'immagine e dello sguardo in Occidente, del suo potere inesauribile, individuando tre diverse "ere", attraverso gli strumenti della filosofia e della storia, dell'antropologia e dell'archeologia. Dal legame originario con la morte e con l'assenza fino al nuovo tempo della videosfera e del digitale, l'autore rilegge il ruolo dell'immagine e del suo tramite: «La storia dell'"arte" deve qui farsi da parte, dinnanzi alla storia di ciò che l'ha resa possibile: lo sguardo che noi posiamo sulle cose che rappresentano altre cose». Introduzione di Marco Pierini.
25,00
Autopsia di una mostra

Autopsia di una mostra

Joel Valabrega, Giulia Todeschini

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 212

Il ruolo delle mostre di architettura nei musei, nelle sedi universitarie, nelle gallerie e specialmente nelle Biennali svolge una funzione determinante nella sperimentazione e nella definizione dell'architettura stessa. Quest'indagine è stata sviluppata al fine di definire gli elementi che costituiscono un'esposizione di architettura, delimitandola alla Biennale di Venezia, dal 2000 fino alla quindicesima Rassegna del 2016.
24,00
Viceversa. Il mondo visto di spalle

Viceversa. Il mondo visto di spalle

Eleonora Marangoni

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 160

Che siano solitarie o in compagnia, ignare o consapevoli di essere guardate, ribelli o ironiche, candide o sensuali, le figure di schiena parlano una lingua che ci affascina, e sono presenza costante nella storia dell'arte. La prima a voltarci le spalle è stata, in età romana, la Flora di Stabia, ponte simbolico tra il mondo di profilo degli antichi egizi e la pittura italiana del Trecento, epoca in cui i soggetti di schiena fanno la loro comparsa. Ricorrenti nel corso del Rinascimento perlopiù come parte di scene collettive, diventano protagonisti nel Seicento, grazie alla pittura fiamminga. E se in Giappone le geishe da tempo immemore nascondono il volto lasciando scoperto il collo, chiave d'accesso all'intimità carnale, è nell'Ottocento che in Occidente l'inquadratura sulla nuca comincia a stringersi, fino a diventare Leitmotiv pittorico e letterario pari a quello delle Rückenfiguren, icone della contemplazione romantica. Nel Novecento il mondo visto da tergo offre visioni eccentriche e dirompenti e propone un nuovo punto di vista sull'arte e i suoi spettatori. Eleonora Marangoni ha scelto le sue figure di schiena attraverso i secoli, mescolando letteratura e fotografia, cinema e pittura, video art e fumetto. Di queste presenze, che accosta per associazione o isola nella loro iconicità, evoca il carattere simbolico e la cifra poetica, per mostrarci come il potere di tali immagini nasca da quello che non dicono, dall'inesauribile esercizio dell'immaginazione che sono capaci di innescare.
25,00
Leggere le copie. Critica e letteratura artistica in Europa nella prima età moderna (XV-XVIII secolo)

Leggere le copie. Critica e letteratura artistica in Europa nella prima età moderna (XV-XVIII secolo)

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

pagine: 296

L'analisi del fenomeno della copia e della riproducibilità artistica è un argomento di crescente interesse nel contesto degli studi storici più recenti volti a recuperarne quei valori e significati a lungo negati dalla critica del Novecento. Il volume si propone di inquadrarne il ruolo nelle arti figurative della prima età moderna dal punto di vista delle fonti testuali, dalla storiografia artistica alla trattatistica tecnica, tra primo Umanesimo e Illuminismo. Lo sguardo proposto mira a leggere copie e riproduzioni ponendo a confronto le riflessioni nell'ambito specifico della letteratura artistica con quelle offerte dalle altre discipline umanistiche, dalla letteratura antica e moderna, alla teoria dell'architettura, e al contempo mira a ricontestualizzare e a restituire le riflessioni critiche e materiali sulla copia tra Italia, Spagna e resto d'Europa, indagando anche fonti e casi di studio sino ad oggi meno noti.
30,00
Teoria del lavoro reputazionale. Saggio sul capitalismo artistico

Teoria del lavoro reputazionale. Saggio sul capitalismo artistico

Vincenzo Estremo

Libro: Copertina morbida

anno edizione: 2020

La rivoluzione informatica ha segnato in maniera evidente la vita contemporanea, conducendo l'umanità verso un radicale ripensamento del concetto di lavoro. I soggetti, per la prima volta nella storia, diventano a loro volta prodotto finito e valore aggiunto del ciclo produttivo. Un processo in cui il lavoro ha subito una riconversione da professionale a reputazionale. Più che entrare nell'era della 'fine del lavoro', ci si sta avviando verso una trasformazione virtuosa e artistica del lavoro stesso. Il sistema dell'arte contemporanea diventa il campo di ricerca all'interno del quale prende corpo un'analisi che mostra il modo in cui le emozioni di quello stesso sistema, contribuiscono allo sviluppo del tardo capitalismo. Teoria del lavoro reputazionale guarda ai modi in cui le entità instabili dell'arte hanno anticipato tendenze di sfruttamento e autosfruttamento, denunciando i legami tossici e coercitivi tra il sistema capitalistico e il mercato del lavoro. Da un punto di vista strutturale, il libro affronta attraverso la prospettiva dell'arte contemporanea, alcune tematiche sensibili delle società ad alto tasso di ingerenza digitale: dalla questione della nuova temporalità del lavoro, alla necessaria connivenza con i media, alla condizione di effimerità fino alla dimensione depoliticizzata dei movimenti di protesta. Un libro che pur non offrendosi sistematicamente ad analisi di tipo sociale, guarda dall'interno le avanguardie di sfruttamento di una nuova leva di lavoratori. Un saggio atipico in cui l'osservazione dei meccanismi di responsabilizzazione dei lavoratori e autolegittimazione artistica, fa il paio con delle riflessioni sulla perdita di potere contrattuale in una nuova e sempre più frastagliata lotta di classe.
15,90